Canali Minisiti ECM

I batteri marini possono rimanere dormienti per lungo tempo

Gastroenterologia Redazione DottNet | 21/01/2021 20:56

La gastroenterite "da cozze" può scoppiare con molto ritardo

I batteri che di solito sono responsabili dai disturbi di stomaco e che sono legati ai frutti di mare possono rimanere dormienti e poi "svegliarsi" e causare la gastroenterite. A dirlo è uno studio dell'Università di Exeter che ha analizzato il comportamento del Vibrio parahaemolyticus, un batterio marino che può causare gastroenterite nell'uomo se consumato in crostacei crudi o poco cotti come ostriche e cozze. Secondo lo studio, pubblicato su Plos Pathogens, quando si trovano in condizioni sfavorevoli (come quelle dettate dal freddo), possono restare "dormienti" e possono rimanere in quello stato di ibernazione per lunghi periodi prima di rianimarsi. Gli studiosi hanno hanno identificato una popolazione di queste cellule dormienti che sono più brave a svegliarsi e hanno scoperto un enzima coinvolto in quel processo di risveglio. Per Sariqa Wagley, ricercatore che ha condotto l'analisi, "questa popolazione ha una migliore capacità di rianimarsi quando le condizioni migliorano". I risultati potrebbero avere implicazioni per la sicurezza dei frutti di mare, poiché le cellule dormienti non sono rilevabili utilizzando test di screening microbiologici di routine e la vera carica batterica (cioè la quantità di batteri) potrebbe essere sottostimata. Il gruppo di lavoro ha identificato un enzima lattato deidrogenasi che scompone l'acido lattico in piruvato, un componente chiave di diverse vie metaboliche.  Proprio la lattato deidrogenasi sarebbe essenziale sia per mantenere la dormienza batterica che per la rianimazione in una forma attiva.

pubblicità

fonte:  Plos Pathogens

Commenti

I Correlati

Pizzoccaro: “È importante identificare questa patologia all’interno della complessità dell’organismo del paziente e delle sue interrelazioni con l’ambiente e con il network sociale”

Presentati da Johnson & Johnson in occasione della Digestive Disease Week di Washington i risultati dei tre studi registrativi sul trattamento di colite ulcerosa e malattia di Crohn

Gli studi clinici hanno mostrato risultati positivi nella risposta endoscopica, nel raggiungimento della remissione clinica e nella guarigione della mucosa intestinale1

Giodice: “Quella che vivono quotidianamente le persone affette da Esofagite Eosinofila o altre patologie gastrointestinali eosinofile è una vera e propria odissea, alla ricerca di cure, ricerca e sostegno che faticano ad arrivare da parte delle Istit

Ti potrebbero interessare

Pizzoccaro: “È importante identificare questa patologia all’interno della complessità dell’organismo del paziente e delle sue interrelazioni con l’ambiente e con il network sociale”

Giodice: “Quella che vivono quotidianamente le persone affette da Esofagite Eosinofila o altre patologie gastrointestinali eosinofile è una vera e propria odissea, alla ricerca di cure, ricerca e sostegno che faticano ad arrivare da parte delle Istit

Di natura infiammatoria cronica e progressiva, è provocata da un “corto circuito” del sistema immunitario. Interessa l’esofago causandone il restringimento. La sua principale conseguenza è che diventa difficile, a volte impossibile, la deglutizione

Fino al 19 maggio AIC promuove la Settimana Nazionale della Celiachia per informare, sensibilizzare e offrire sostegno ai malati e ai loro familiari

Ultime News

Indagine Groupama, cresce l'importanza di altre figure

La prevenzione visiva, non solo come mezzo di risparmio economico, ma come beneficio per tutte le fasce d'età, sin dai primi giorni di vita, diventa un pilastro essenziale

La proposta di legge di iniziativa dell’On. Roberto Pella è stata approvata il 28 maggio in Commissione Affari Sociali della Camera, ed è stata calendarizzata per la votazione in Aula

Il fondo immobiliare che realizzerà le case "spoke" le affiderà ai medici interessati in affitto o in leasing